Architettura disegnata
Descrição do Produto
anni settanta il decennio lungo del secolo breve a cura di Marco Belpoliti, G1anm Canova, Stefano Chiodi
Progetto gr•flco 46xy studio. Milano
Crediti fotogr.flcl Le inunagini di "Domus" e "Quarcroruote" sono siate gentilmente concesse d.1ll'Editorialc Domus.
Red•zlone
C laudio Abate
Emanuela Bdloni
Gabriele Basilico
Elena Carotci
Giorgio Bergami
Ricerche e documenuzlone
Tano D'Amico
Adnenne Dr:ike
Renuo Donati
lmp•glnulone
Dino Fracchia
Letizia Abbate, Mario Piazza
Uliano .Lucas
46xy srudio, Milano
Philippe Migeat
Maurizio Conca
Adrienne 'Orake
O Photo CNAC/ MNAM Di5!. RMN
Paolo PeUion di Persano Francesco R.,dino Nessuna pane di questo libro può essere riprodotta o cr:ismcMa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elercronico, meccanico o altro senza l'autorizuzione scritta dei proprietari dei diritti e dell'editore
SI rlngrul.no A + M Book.~con:, Alessia Algani, Elisabetta Benassi, Biblioteca Sormnni di Milano, Emanuela 13iliotti e la libreria LlbriScnzaO!lta di Milauo,
C 2007 Fondazione La Trienn:ùc di Milano C 2007 Skira editore, Milano O Marina Abramovié, Lynd.1 Bcnglis,Joseph lkuys. Alighiero Boccci,
Giorgio Boatti. Luigi Ciocca, Simeone Crispino,
Marcel Broodthacrs, Daniel Buren,Jan Dibbcis, Valie Export. Hans Haacke
Istituto Cr:imsci Emilia R omagna,
Archivio dell'Editoriale Domus, Matteo Fochessati, Vittoria Forchi;issin. Macia Luisa Frisa.
Peter H assmann, Sol LeWicc, Gordon Matta-Clark. Mario Merz.
Paola Lcnnrduzzi, Elena Marco.Amedeo Martegani.
Robert Morris. Gina Pane, Giuseppe Penonc, Mario Schifano, Roben
Marco PhiJopat, Mario Piaua , Francesca Picchi,
Smithson. Ul:ly by S IAE 2007
Mario Porro. Paola Porena. Italo R ota, Lia Rummn,
Tutti i diritti rÌServ.ltÌ
Stella Scala, Sandra Solimano, Roberto Tedeschi. Dubravka Vidovic
Finito di stampare nel mese di novembre 2007 a cura di Skira, Ginevra- Milano Prinred in lc.1-ly w,vw.ski l':l.net
1, LA TRIENNALE DI MILANO
Fondazione La Triennale di Milano Consiglio d'Amministrazione
Settore Iniziative
Davide R.ampello, Presi1/f111r
Laura Agnesi
Gianluca Bocchi
R oberta Sommariv;1
Mario BoseJli
Nick Bdlora
P.1010 Caputo
Carla Morog:ùlo
Silvi., Corinaldi R.usconi C lcrici
Violame Spinelli Barrilc
Maria Anconicrta C rippa Arturo Dell'Acqua Bcllavitis
Settore Servizi Tecnici Amministrativi
Ca rla Di Francesco
Marina Gerosa
Carlo Edoardo Valli
Pieramonio R.amaioli Anna Maria D 'Ignori
Collegio del Revisori del conti
Giuseppina Di Vico
Salvatore Percuoco, Presidmtt
ls.1bella Micieli
M.1ria R.os.i Fest:iri
Paola Monti
Andrea Vestita
Franco O livucci Alessandro Cammarata
Direttore Generale
X hczair Pulaj
Andrea Ca11celL1to Ufficio Marketing e Comunicazione Comitato Scientifico
Laura Bendli
Silvana Annicchiarico, dcsig11. 111oda
Valentina Barzaghi
Aldo Uonomi. i11d11s1ri11. 1migia1111to. soini del proprio manffesmrsi - dei dccenni rra gli anni Sessanta e Settanta. quando R.oma sembrava essere lo :.fondo ideale per le idee innovative, per la rivoluz:ione artistica, quando la circi si conformava come il "luogo"' di una nuova avanguardia culturale. fermando nelle sue piazze le esperienze e le curiosità incellertuaJi. quando si incontravano a Roma per:,onalità come Tano Festa. Franco Angeli. Mario Schjfano, Alberto Arbasino, Federico Fellini. Pier Paolo Pasolini, arrivavano a R.oma mome come quelle dedicate a Piet Mondri:111. Enùlio Vedova, Alberto llurri e Andy Warhol," [.. -I cncr:ivamo in piazza del Popolo come dei combaccenri dell'Arte j ... ]" affermava Canndo Bene. Per quanro riguarda il ruolo degli arch1cern formatisi in quegli anni, mi pare siano stati una generazione ··generosa·· nei confronci dei loro pn:decessori, corretta e degna di vedere giustamente prenùate le proprie aspettative. Cerro hanno av1.1ro rutti occasioni più tarde e di m111or portata. rispetto a quelle che erano capitate alla generazione precedente, "i padri della patria": questo ha igiù-6cato in più casi anche accettazioni compromissorie ma ha avuto il merito di aver Crl"atO una son:i di fe licl" "isola" in cui far ril1uire ogni :icqu1siz1one intellettuale, un luogo in cui akuni per~onaggi ~ono rimasti in am:nca verifica da se stessi, prima con il mondo. con il senso del proprio lavoro, e quindi a produrre in un periodo molto diluito i propri risultati che comprendevano al loro interno anche il scn o della perdita del tempo, questo ha reso quei personaggi ~, il loro 1.woro in.sostituibili. A partire dagli a.nni Ses:.ama il dibattito architettonico si trova ad affiomarc contempora.neamence una pluralici dj problematiche: il rapporto tra moderno e tradizione, tra forma e archetipo, rra tecnica e p1>iesis. Una situazione storica in cui concorreranno non solo materiali strettamente disciplinari. ma anche scritti. disegni, posizioni criciche, che elaborano un quadro più comples,o e articolato di quelle tematiche fino ad allora rclcg:.ue alla periferia dell'architettura. Questo gesto configura il momento condus,vo delle esperienze del movimento moderno che si scoprono ormai compiute, ma inaugura, anche in lr:ilia, un nuovo approccio all:a progettazione :irchitcttonica che, a p:irtire dall'esigenza di riHctterc sui suoi contenuti espressivi e cono..cicivi, tende a rivalutare. fi.1ori da facili retoriche. il processo formalizzante e a ribadire il valore autonomo del progetto architettonico in analogia con le arti figurative. L"importante crisi non solo espres.~iva ma anche professionale dell'architcrcura di quegli anni pone il problema del luo1:,ro che occupa. ed è in grado di occupare. oggi nell" architem1ra del reale, le alternative che e~~a può offi-ire. La straordinarietà degli studi condotti in qud momento risiedono nelle nuove modalid di pensare all'architetrura, al ~upcramento di moralismi e di finte esigenze. che raggiunsero una fe lice sospensione, una vera e propria forza. una concrcm cultura autoctona, un contam111aco e concitat0 co!Joquio continuo con l'intero ··si,tema ddle arri". Queste e pericnze hanno consolidato la formazione di architetti che in quegli anni avveniva in un territorio in cui era difficile stabilire confini e dimensioru circoscritte propne di un /,or111s co11d11s11s, un circolo, chiuso anche intorno a quell:i che con forti pregiudizi fu definita !'"architettura di~egnata"'. straordinario capi~8
annisettanca
colo della recente storia dell'architettura, il cui primo vero ~cgno tangibile fu la moscr:i ··Assenza/ Presenza" nel 1977 a Bologna. curata d:i R enato Oarilli. Parlo di pregiudizi poiché non c'ì: mai stato un momento in cui gli architetti. in maniera arbitraria siano voluti diventare "artisti'". ma direi che c'è stato soprattutto un riporre attenzione sull":iutonomia del segno e del disegno che. dopo le esperienze ddlt U11r1lh111t'm ie ~toriche, sembrava om1ai solca.mo un privilegio dJ- l\iO 111 cu, !f)1h1Je che nei primi anni Sessanta, dopo La crisi dell'infol i'.misti"". 1\1,1v.lno iniziato un paziente recupero. È in qu •\!lt1,tl1lU1
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