Cirillo-Scarpa GIS DAY 2016 (Capodimonte GeoCMS)ok.pptx

May 27, 2017 | Autor: Clelia Cirillo | Categoria: Geographic Information Systems (GIS)
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Descrição do Produto

Clelia Cirillo1, Giovanna Acampora1, Luigi Scarpa2, Barbara Bertoli1,
Marina Russo3, Michele Giordano4 Raffaela Esposito1

1Istituto di Biologia Agro-Ambientale e Forestale - UOS di Napoli
e-mail: [email protected] - [email protected] - [email protected]
2Università Federico II di Napoli - Scuola di Master di Pianificazione Urbana - e-mail: [email protected]
3Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo, Napoli - e-mail: [email protected]
4Università di Nottingham - e-mail: [email protected]
 
Relatore arch. Luigi Scarpa
Corresponding Author: Giovanna Acampora
Tel. 081 6132320 – Fax 081 6132701

Alla scoperta delle risorse culturali e naturalistiche del Bosco di Capodimonte: applicazione sperimentale di una infrastruttura open Geo-CMS per la fruizione dei luoghi

Schema WEB GIS


ProGIS 2.0

La piattaforma ProGIS 2.0 risulta una soluzione molto sofisticata e molto adatta alle esigenze "evolute" di comunicazione.

Basata sul framework open source GeoNode, utilizza PostGIS come motore spaziale per la modellazione dei dati GIS: tutti i dati multimediali sono archiviati nell'RDBMS Postgresql.

Tutti servizi a carattere spaziale sono gestibili da Postgis, che gestisce anche le "entità" visualizzate.

In questo modo è possibile configurare e sviluppare servizi complessi di: navigazione, consultazione, orientamento e recommendation.


Perché un Geo CMS

La soluzione GeoCMS comporta: la possibilità di accedere alle informazioni di uno specifico contesto geografico attraverso un modello di dati spaziali ed utilizzare una eterogeneità di servizi e strutture informative a carattere multimediale.


Una definizione "elementare" è tratta da Wikipedia:

Un Geospatial Content Management System (GeoCMS) è un gestore dei contenuti (CMS) dove gli oggetti, quali utenti, immagini, articoli, blog, possono avere una posizione geografica (latitudine e longitudine) ed essere mostrati su una carta geografica interattiva. Inoltre le mappe contengono collegamenti a pagine di informazioni, essenzialmente pagine wiki, dei dati rappresentati.

https://it.wikipedia.org/wiki/Geospatial_Content_Management_System








L'attività di ricerca e sperimentazione che viene qui trattata utilizza tecnologie, strumenti e metodologie proprie della geografia quantitativa e GIS, in particolare del tipo open source; capaci di sostenere l'intero ciclo di lavoro: dalla ricerca e costruzione della conoscenza, sino al suo utilizzo nei processi di valorizzazione.

Nel lavoro, accanto ai più noti e diffusi strumenti di archiviazione e modellazione della conoscenza spaziale, quali RDMS e GIS, nello specifico PostGreSQL , PostGIS e QGIS, viene utilizzata una infrastruttura Geo CMS.

In particolare viene utilizzata la piattaforma ProGIS 2.0, sviluppata dall'arch. Michele Giordano presso l'Università di Nottingham (U.K.) e basata sulla soluzione open GeoNode.





La fruizione dell' Eredità Culturale, in contesti complessi che oggi definiamo Paesaggi Culturali, parte dalla comunicazione.

Comunicare una Conoscenza complessa ed articolata, soprattutto stratificata in molti casi, necessita di strategie e metodi adeguati.

Le scienze e tecnologie informatiche e delle comunicazioni mettono a disposizione una vastissima tipologia di strumenti e metodologie a sostegno della comunicazione per la fruizione e valorizzazione dell'Ereditò Culturale.

Anche in Campania il dibattito sulla integrazione tra tecnologie e BB.CC è particolarmente sviluppato grazie alla presenza del Metadistretto per i BB.CC DATABENC.

Tuttavia l'informazione geografica risulta ancora solo marginalmente utilizzata in forme evolute e spesso viene soddisfatta ricorrendo a soluzioni "banali", basati su frame quali Google map o similari.

Comunicazione &
Fruizione
Pubblicazioni realizzate dal gruppo di ricerca
Il Paesaggio in laboratorio
Capodimonte: patrimonio di biodiversità naturale e culturale
11° Convegno Nazionale sulla Biodiversità - Matera /Giugno 2016
Artemisia: monitoraggio attivo ed interattivo del patrimonio
agro-forestale per la gestione sostenibile della natura
X Convegno Nazionale sulla Biodiversità - Roma/Settembre 2014
La collina di Capodimonte elemento e strumento di lettura e salvaguardia del paesaggio napoletano
XVI Convegno IPSAPA - Udine/Settembre 2011


OWS

GeoDB

PRoVIDE DB

FileSystem Data

GeoCMS

Web Client




NFS RO PRoVIP
GeoCMS Reverse Proxy

FastCGI

GeoSpatial Engine
Data Repository
Private LAN
DMZ: Public IP






Schema Architettura

WMS/WF Services
Open Gis Consortium compliant
Support for OGC datum to integrate different resources
Reverse Proxy to preserve data sources
WMS, WFT, PostGIS, Images
Public/Restricted Access to Map
Administration Interface
2 different levels of service: DataServer (QGIS-MapServer), WebServer (Apache 2.x)
Python/Django Framework

Geozone definition (Mappe)



GRAZIE

Clelia Cirillo1, Giovanna Acampora1, Luigi Scarpa2, Barbara Bertoli1,
Marina Russo3, Michele Giordano4 Raffaela Esposito1

1Istituto di Biologia Agro-Ambientale e Forestale - UOS di Napoli
e-mail: [email protected] - [email protected] - [email protected]
2Università Federico II di Napoli - Scuola di Master di Pianificazione Urbana - e-mail: [email protected]
3Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo, Napoli - e-mail: [email protected]
4Università di Nottingham - e-mail: [email protected]

VGI (Informazione geografica volontaria)



Mappa navigazione


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Zoom


Selezione POI




Progetto Capodimonte

Civitella.progis.co.uk


Poi definition



Class definition (Categoria)

Schedatura delle architetture

Site Administration

Schedatura delle aree a bosco
Officio Topografico di Napoli, 1817 – 1821, Carta topografica ed idrografica dei contorni di Napoli … , foglio 8, particolare
La storia
Il Bosco di Capodimonte a Napoli si estende su 14 ettari dell'omonima collina; si tratta di un parco naturale creato artificialmente nel 1742 dall'architetto Ferdinando Sanfelice per Carlo III di Spagna. Il sito è stato interessato progressivamente dalla realizzazione di un prestigioso patrimonio architettonico sin dal 1734 sino al 1844.

L'articolazione delle aree verdi è composta da aree prative, aree boschive e aree vallive che provengono dalle prime propaggini settentrionale della città storica. Il patrimonio botanico è composto anche da specie esotiche impiantate sul luogo tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX ed acclimatate assieme ad altre varietà euroasiatiche.

Le specie autoctone condividono la mappatura delle specie spontanee fiorite sul posto grazie anche all'artificiosità del sito considerato un luogo rifugio delle entità Fanerofite (gli alberi) e Terofite (le piante) ormai estinte per l'espansione della città ed importantissimo in fatto di interesse naturalistico per la presenza dei taxa esotici importati ed acclimatati sul posto dal botanico napoletano Michele Tenore e dal botanico corregionale Giovanni Gussone .

Le aree vallive che racchiudono da oriente a settentrione il perimetro del Bosco, sono ambienti di grande interesse naturalistico e paesaggistico, connotati da un'orografia molto accidentata; per la loro morfologia e ubicazione rappresentano la parte del parco meno nota.

Tuttavia per il persistere di criticità ambientali le aree vallive del parco sono precluse all'uso pubblico.
La ricerca

Il Real Bosco di Capodimonte con i suoi 134 ettari è un sito di grandissimo interesse storico e botanico con un patrimonio arboreo che conta 400 entità vegetali impiantate nell'area nel corso di due secoli: 150 mila alberi ad alto fusto, 10 ettari di praterie restaurate.

All'interno del sito ci sono 16 edifici storici risalenti al XVIII e XIX secolo, originariamente funzionali allo svolgimento delle attività venatorie e produttive che vi si svolgevano e 12 chilometri di viali percorribili. L'intero complesso, di proprietà demaniale ed in consegna alla Soprintendenza BAPSAE per Napoli e Provincia; dichiarato dal 13 ottobre 1965 "Sito di particolare interesse culturale" ai sensi della L. 1089/39.

Ha enormi potenzialità ancora per gran parte inespresse e nel 2011 ha visto una affluenza di 1 milione di visitatori. All'interno del sito c'è la Reggia di Capodimonte che ospita il Museo Nazionale di Capodimonte.

Schedatura delle aree prative
Schedatura degli alberi


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