David Maria Turoldo

è assoluta la necessità dell'Immagine! Il corpo: scialuppa che ti salva sull'oceano del Nulla Dio e il Nulla - se pure l'uno dall'altro si dissocia senza voce sono nell'assenza.

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E sempre più remoto stai nel tuo maniero, unico segno il tuo silenzio: silenzio più alto del silenzio astrale... ma non è il tuo silenzio che più mi affligge, è il mio non tacere, O Silenzio!

2

Rabbrividite parole ancor prima di raggiungere un suono: frantumi sul pavimento del tempio: e non un frammento almeno di vetro che riluca.

Questo mio poetare è ancora un gioco di farfalle in volo senza direzione e tutte cadono a terra con le ali bruciate. 3

Un'alba in abito da sposa: sta forse per sorgere il nostro giorno? Tutti e due usciamo insieme, Signore, dalla Notte.

4

Che almeno il canto indori la nostra solitudine.

E inabissarmi nel mare che non ha sponde e più non esistere...

5

Appena udibile, nel silenzio, il fruscio delle nostre passioncelle del quotidiano, uguale a un crepitare di foglie sull'erba disseccata.

Invece nulla: un nulla che ti invanisce, fino a renderti pura coscienza: un punto a pensare a lui.

6

"Ancora a Moneglia" Ancora sulla spiaggia a Moneglia, quando d'improvviso ho visto il tuo volto tra le nubi un diadema di luce ti cingeva il capo, e raggi a fasci si irradiavan sul mare. Era il mare un tappeto di oro ai tuoi piedi: non più corone di spine e sangue, non più patiboli!... Ma la sola eco al mio grido era 7

lo sciabordio delle onde.

Un campo sterminato di rovine è la memoria: nulla che non fosse male mi rimase estraneo.

E dire nell'immobile silenzio 8

quanto mai ci fu dato di affidare a parole.

Quando solo di misteriose risonanze si snodano parole per spazi impraticabili e verità si denudano.

9

Una perla di luce a riflettere l'universo e poi solo "sovrumani silenzi".

"La spada mentale" No, non sei tu l'abisso insondabile non tu la spada mentale che ci dilania: tua è nostra rovina è l'altro abisso: e così nell'infinita tensione 10

che dentro ti rode natura erompe per innumeri mondi: e ogni creatura ti muore tra le mani, nel mentre che si forma e fiorisce.

Tu non puoi non essere Tu devi essere pure se il Nulla è il tuo oceano.

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"Là, fate silenzio" Ma non una spinta Tu gli levesti dalla corona. Trafitto anche il pensiero; non può, non può lassù il pensiero non sanguinare! Oh, le ferite della mente!

è già un infinito la polvere 12

sul ciglio del Nulla.

"Il limite salvatore" Ma non è il Nulla che ti salva? è il Nulla che le cose rende distinte e libertà garantisce, pur se dal Nulla germina la Morte.

Nel mentre continuano a fiorire dal Nulla le cose 13

ognuna con il suo germe di morte.

Gloria alla tua fatica di essere, di essere sempre, di continuare ad essere! Ma è per il Nulla che sei te stesso, senza il Nulla Tu saresti ogni cosa e tutto sarebbe indistinto ed immobile.

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