Macchina da Guerra e Pensiero Nomade - G. De Fazio - intervento tenuto presso Ubi Minor, il 01/12/2016

May 26, 2017 | Autor: Gianluca De Fazio | Categoria: War Studies, Gilles Deleuze, Gilles Deleuze and Felix Guattari, Nomadism, Mille Plateaux, Anti-Edipo
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LA MACCHINA DA GUERRA E PENSIERO NOMADE a partire da «Trattato di nomadologia: la macchina da guerra» in G. Deleuze, F: Guattari 1980, «Mille Piani».

MACCHINA DA GUERRA E PENSIERO NOMADE

ASSIOMA: La Macchina da Guerra non coincide con l’apparato militare di Stato. - Modello Idraulico Vs Teoria Meccanica (Epistemologia della MdG) - Fenomeno di «banda» o di «muta» (Etnografia della MdG) - Molteplicità Vs Monismo (Noologia - Immagine del Pensiero)

LA MACCHINA NON È UN MERO ARTEFATTO MECCANICO Sebbene ogni macchina abbia a che fare con un Sapere. Michel SERRES, La naissance de la physique dans le texte de Lucrèce. Fleuves et turbulences, 1977 Propone una distinzione:

SCIENZA MAGGIORE (o di Stato) SCIENZA MINORE

SCIENZA MAGGIORE ALCUNI AUTORI

CARATTERISTICHE

DESCARTES

Lo spazio come «Estensione»

LOCKE – HOBBES

Priorità ontologica del «solido»: il corpo è un ‘grave’ (punti materiali)

NEWTON

‘Fluido’ come caso particolare di solido. Le relazioni tra ‘gravi’ nello spazio esteso sono regolate da forze costanti

(KANT; HEGEL) Ordine teorematico dell’Essere

«MODELLO IDRAULICO» DELLA SCIENZA Lo spazio non è separato dai corpi. La materia non è sommatora di «punti materiali» Privilegio ontologico del «fluido» La Natura non è un libro già scritto. L’Essere è «problematico» La conoscenza non è «rappresentazione»

LO SPAZIO NON È ESTESO, MA FLUIDO «Bisogna piuttosto concepire lo spazio come pieno di una materia originalmente fluida, suscettibile di […] divisioni e suddivisioni all’infinito, ma con questa differenza, però, che essa è divisibile e divisa inegualmente in punti diversi a causa dei movimenti che sono già in essa, più o meno cospiranti tra loro.»

Leibniz, Nuovo trattato sull’intelletto umano, 1704, pubblicato solo nel 1765 (ed. it. UTET, 2000, p. 33)

SCIENZA MAGGIORE È una teoria ilemorfica: FORMA e MATERIA

Essenzialismo/naturalismo: Le forme esistono in sé, la vera forma di qualcosa è solo quella intelligibile. (Idealismo Assoluto) Materialismo/costruttivisimo: le forme sono solo proiezioni della nostra mente; l’uomo (con il suo Sapere) dà forma (e senso) ad una materia inerme. (Idealismo trascendentale) NB: in entrambi i casi, la materia che non abbia Forma intelligibile è amorfa

QUESTA CONCEZIONE ENTRA IN CRISI A CAVALLO TRA XIX E XX SECOLO L.E. BOLTZMANN: rompe la priorità ontologica del solido (termodinamica). La Natura non è composta da solidi ma da fluidi. Gas: massima velocità delle particelle Liquidi: velocità media. Solidi: velocità minima delle particelle.

VISCOSITÀ Esprime la resistenza di un fluido allo scorrimento. Un solido è un fluido ad alto tasso di viscosità

Un gas è un fluido a basso tasso di viscosità L. Prandtl, Sul moto dei fluidi con poco attrito, 1904

E LA «FORMA» IN UN MODELLO IDRAULICO? Un fluido non occupa un punto nello spazio, ma si espande occupando più spazio possibile finché non incontrerà un altro fluido che gli farà resistenza, un «contenitore». Il «contenintore» non è una Forma, ma ciò che, limitando il fluido, ne definisce i margini, i limiti. La Forma non è un’Idea che si applica a della materia informe, bensì deriva dall’incontro tra corpi: la forma è un concatenamento tra corpi.

IL LIMITE NON È UNA CORNICE, MA IL PUNTO IN CUI UN CORPO INCONTRA UN ALTRO CORPO Un corpo prosegue indisturbato nel suo moto finché non incontra un altro corpo.

B. Spinoza La differenza tra la Scienza Maggiore e un Sapere minore consiste nel fatto che la prima si domanda «Cos’è un corpo?», mentre la seconda si muove a partire dalla domanda: «Cosa può un corpo?».

MACCHINA E MODELLO IDRAULICO Il concatenamento «taglia» un fluido per mezzo di un altro fluido. Macchina idraulica: il concatenamento di un corpo con un altro corpo è una macchina. Deleuze e Guattari: è macchina tutto ciò che taglia e che definisce i limiti dei concatenamenti (Deterritorializzazione-Riterritorializzazione) Tagliare e concatenare: limitare.

ETNOGRAFIA: MODELLO IDRAULICO DELLE SOCIETÀ Pierre CLASTRES, «La società contro lo Stato», 1974. Vs HOBBES: la Guerra non è uno stato di Natura, ma il modo in cui si normano, si limitano e si regolano le alleanze e gli scambi tra le società. La Guerra definisce i concatenamenti interni (le alleanze) e quelli esterni (gli scambi) delle società.

Guerra: eco-nomia, ovvero esprime i modi di ‘gestione’ e ‘ripartizione’ della società in uno spazio-ambiente.

LE SOCIETÀ NON PREESISTONO AGLI ELEMENTI CHE LA COSTITUISCONO Vs ‘Contratto sociale’: il sociale non è ‘alternativo’ ad uno stato naturale. CLASTRES: la società è un campo composta da «Bande»

Bande di cacciatori – bande di sciamani – bande di ‘costruttrici di canestri’ La società è una soggettività molteplice e collettiva: emerge da un piano di composizione pre-individuale. Una dinamica simile a quella Figura/Sfondo. Il piano di composizione è contemporaneo a ciò che compone: ovunque vi siano Bande, vi sono società e viceversa

IL LEADER Un Leader non è un «capo» (un Re, un Presidente, un Generale, etc.) Egli è al servizio della tribù e acquista potere solo in caso di guerra. Anche in Guerra, egli è sempre in ‘prima linea’ così che dichiari guerra solo in precise e limitate situazioni (ne và della sua vita). Una società dove vi è un Leader esprime un modello idraulico. Società: piano di composizione.

FENOMENO DI «BANDA» Le «bande» sono strutture sociali ‘fluttuanti’ non gerarchizzate: le società sono ‘segmentate’ e non gerarchiche. La loro ‘composizione’ costituisce la struttura sociale (Una società è un campo attraversato da forze). Bande di guerrieri; Bande di Cacciatori Il fenomeno di Banda impedisce al Leader di detenere il potere assoluto: esprimono una MdG che determina le sorti del Leader (non essendo gerarchizzate, possono ‘decidere’ di non perpetuare una Guerra qualora si ritengano soddisfatti dell’esito attuale)

SOCIETÀ A «BANDE» E SOCIETÀ A «CLASSI» Banda Esprimono delle molteplicità Esistono mediante processi di individuazione

La banda è un concetto che esprime dei «flussi»

Classe Esprimono delle Unità (dei punti materiali) La coscienza di classe esprime l’Identità di classe Duplice funzione logica-oggettiva

GUERRA Non tutte le società muovono guerra mediante «eserciti». Non tutte le guerre necessitano di «eserciti». Guerriero Vs Soldato Un Guerriero è anche cacciatore. Soldato è un guerriero che ha solo la guerra come obiettivo. In un Sapere di Stato (Scienza Militare) la Macchina da Guerra coincide con un esercito. In un «sapere minoritario» la guerra è uno degli obiettivi della Macchina da Guerra.

UN ‘IBRIDO’ CONTEMPORANEO Banda partigiana «Stella Rossa» – Marzabotto (BO) Mario Musolesi detto «Lupo» Banda partigiana ‘autonoma’ che ha lottato contro il Nazi-Fascismo priva di rappresentanza politica. Monumento in memoria di Lupo, cima Monte Sole

MACCHINA DA GUERRA Valenza etico-politica.

La macchina da guerra esprime il modo – in senso spinoziano - in cui le società si strutturano. Società a forma-Stato (sapere ingegneristico – sapere speculativo): la Macchina da Guerra viene «riterritorializzata» nel modo-Esercito. Le «bande-flussi» diventano casi particolari (se non patologici) delle «classi-solide». Modello meccanicistico della Macchina, gerarchie, burocrazie, apparati ideologici. NB: non c’è evoluzionismo «sociale» né teleologia storica. La società senza Stato non sono uno ‘stato-di-Natura’, ma i margini, gli «orli frastagliati» di uno Stato (Ur-Staat)

LA MACCHINA DA GUERRA Per mantenere la macchina da guerra entro la funzione-esercito: situazione di Guerra Permanente. Si ricordi: la Guerra è l’eco-nomos delle società in cui il Leader detiene il potere assoluto. Un leader con potere-assoluto è un «capo». Affinché vi sia un «capo» è necessario lo stato-di-guerra permanente. (Lotta per le investiture; il Colonialismo Europeo; Napoleone; Guerra Fredda… fate vobis).

MACCHINA DA GUERRA E PENSIERO La MdG è esterna allo Stato e all’Esercito. (Lo Stato deve «accaparrarsi» una MdG. ES: mercenari, leva obbligatoria, fino all’attuale «militare professionista») Per appropriarsi di una MdG c’è bisogno di «funzionari». In particolare,si ricordi che le macchine sono sempre legate ad un Sapere. Pensiero di Stato: ha bisogno di tribunali e funzionari che separino nettamente ciò che è vero da ciò che è falso; ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, ciò che si può o non si può fare.

Ha bisogno di una «immagine del pensiero».

PENSIERO E SOGGETTO DESCARTES: il fondamento del Sapere è il soggetto (Res Cogitans) che grazie alle idee innate può «cogliere» la realtà ed essere sicuro che «un demone non lo stia ingannando» LOCKE: il soggetto è una tabula rasa ed è per natura libero ed individuale ILLUMINISMO: lume naturale che rischiara la notte inerme della Natura.

KANT: L’ILLUMINISMO È L’USCITA DELL’UOMO DALLO STATO DI MINORITÀ TRIBUNALE DELLA RAGIONE Il mondo esterno è una molteplicità infinita, viene sintetizzata da un intelletto finito che ‘fornisce la materia’ alla Ragione che, dall’alto del suo tribunale, è regina e sovrana. Mediante l’intuizione e un atto di giudizio, la Ragione coglie l’Infinità del mondo.

Sussunzione formale del molteplice infinito nei concetti mediante intuizione razionale

HEGEL: L’INFINITO COLTO MEDIANTE INTUIZIONE È UN «CATTIVO INFINITO» La Ragione non ha a che fare con la realtà ‘mediante’ l’intelletto, è la Ragione stessa che media l’immediato: il molteplice è pura apparenza che deve essere superata. Il molteplice è finito e deve essere superato nell’Infinito.

La Ragione è reale nella misura in cui coincide pienamente con il movimento del divenire infinito del finito: per questo la Ragione è Spirito, perché essa rappresenta il movimento proprio del divenire infinito del finito. L'Uno è il divenire infinito del molteplice finito. Coscienza – Autocoscienza – Spirito. Sussunzione reale dei molteplici-finiti all’Infinito-Uno.

PENSIERO DI STATO Nulla può sfuggire: il molteplice finito non è altro che una situazione «negativa» che deve essere negata (e superata mediante ‘interiorizzazione’) In Hegel abbiamo una preminenza della Legge sulla Norma, dello Stato sui «fenomeni di Banda»: i fenomeni di «banda» vengono cristallizzati nel solidodivenuto, la Macchina da Guerra ha solo la guerra come obiettivo. Napoleone: lo Spirito della Storia a cavallo.

PENSIERO A MODELLO IDRAULICO Le «bande» sono sempre dei divenienti anche se appaiono «ferme» (la ‘calma apparente’ è solo un alto indice di viscosità). In quanto sempre divenienti non si lasciano «femare» in ‘punti materiali’. Le «bande», in quanto flussi, seguono piani di composizione – che lo Stato deve sempre limitare, «territorializzare»: deve sempre accaparrarsi una «banda», interiorizzarla, appropriarsi di una «esteriorità»

MUOVETEVI ANCHE STANDO FERMI! NON CESSATE DI MUOVERVI! FATE RIZOMA E NON RADICE, NON PIANTATE MAI Nei flussi/fluidi le particelle sono sempre in movimento. C’è sempre del movimento, anche quando tutto appare statico, fermo. L’Io Penso, autonomo, libero, proprietario, giudice e funzionario non è un fondamento, né la coincidenza immediata di Ragione e Reale, ma l’effetto di composizioni di molteplicità. Il Pensiero è l’effetto di una Macchina da Guerra - di tagli e scontri - che non cessa mai di muoversi. Il Pensiero non è né Soggetto, né Spirito. e non radice, non piantate mai!""Muovetevi anche stando fermi! Non cessate di muovervi! Fate rizoma e non radice, non p

NOMADISMO Esprime l’impossibilità di una chiusura nella Forma dell’Io, nella sussunzione ad una Identità. Il pensiero è una «differenza», l’effetto di «tagli», è una modo di eco-nomia. Non è né naturale (Pensiero=natura umana) né sociale (frutto di un contratto)

NOMADISMO: non è ILLUMINISTA né IDEALISTA. Al più, BAROCCO. Ha a che fare con RAGIONI SUFFICIENTI. Il soggetto, l’Io è più simile al Leader che non ad un giudice o ad un uomo di Stato.

«Siamo dei deserti, ma popolati di tribù, di fauna e di flora. Passiamo il nostro tempo a radunare queste tribù, a disporle in altri modi, a eliminarne alcune, a farne prosperare altre. E tutte queste popolazioni, tutte queste folle non ostacolano il deserto, che è la nostra stessa ascesi, al contrario lo abitano […]. Il Deserto, la sperimentazione su noi stessi, è lanostra unica identità, la nostra unica possibilità per tutte le combinazioni che ci abitano.» G. Deleuze, Conversazioni

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