Natura autistica dello sdegno.

August 26, 2017 | Autor: Paola Greco | Categoria: Anthropology
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Natura Autistica dello sdegno Non sono d'accordo con te, ma neanche tu. Quando dici: Molte sono le spie delle vere ragioni per mantenere usi linguistici [...] discriminatori, ti contraddici. Le spie servono, perché solo tu hai la mano che agguanta il megafono al volo e, ripetuto tutto, parola per parola dici, Ancora! Oppure dici, Non dite parolacce bambini! Guardati intorno bene, otterresti quello che già c'è. L'assorbente universale quello, ad esempio, che hai sto faccino d'avanti con gli occhi furbetti e traversi che guardano il mondo intero meno che te e le labbra al momento così somiglianti al buco della vergogna che eviti di guardarle per il disgusto che sai ti susciterebbe anche se, certo, tutto questo non lo intendi ancora bene. E con questo faccino che dice parole come diritti umani, e libertà, e la parità, e l'uguaglianza, e io non ho problemi sono sano come un pesce e me ne fotto del mondo intero perché al momento giusto del mondo ci faccio il cazzo che mi pare a me. Di nessun mondo, del mondo che pare a me, del mondo di nessuno senza neanche me e tanto meno te. Tu, che cosa ci vuoi fare? A me, ma sono questioni di gusti, la lumaca fa schifo. Di quelli che vivono per il perdono pubblico e il peccato familiare, passando una vita intera completamente ascritta alla fuga dal peccato individuale, ovvero da ogni minima possibilità, ovvero nel cruento mutilare l'essere veritiero, ovvero dell'eterno feto che nega d'esser vivo spalmando la placenta che ancora lo avvolge in faccia all'altro. Che cosa ci vuoi fare? Fallo parlare, fagli dire tutto, fallo completamente svuotare. Poi dici, guarda, e dimmi cos'è. E lui ti risponderà, è una latrina ormai, ma io rimango qui, nel mio utero. Questo, è un passo avanti. Questo, è veritiero.

Paola Greco

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