7 Colloquium on Perception and Experience Director: Tonino Griffero – Coordinator: Michele Di Monte – Executive Secretary: Silvia Pedone e Marco Tedeschini Advisory Board: Alessandro Alfieri, Brunella Antomarini, Emanuele Antonelli, Stefano Bevacqua, Richard Bösel, Luca Bortolotti, Alessandra Campo, Lazzaro Rino Caputo, Lucia Casellato, Dario Cecchi, Alessia Cervini, Gianluca Consoli, Barbara Continenza, Gianni Dessì, Maria Giuseppina Di Monte, Nicoletta Domma, Francesca Dragotto, Alessandro Ferrara, Alessandro Fiengo, Riccardo Finocchi, Saverio Forestiero, Elio Franzini, Elena Gagliasso, Gloria Galloni, Claudia Hassan, Giovanni Iorio Giannoli, Cristina Lardo, Micaela Latini, Giovanni Matteucci, Tiziana Migliore, Carmela Morabito, Giuseppe Novelli, Isabella Pezzini, Giovanna Pinna, Giuseppe Novelli, Christoph Riedweg, Massimo Rosati, Manrica Rotili, Franciscu Sedda, Antonio Somaini, Francesco Sorce, Marco Tedeschini, Claudia Terribile, Massimo Venturi Ferriolo, Pietro Vereni. Per informazioni: www.sensibilia.it –
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ERRORE A cura di Silvia Pedone e Marco Tedeschini
MIMESIS
Traduzioni di: Silvia Pedone (J. Miller) e Marco Tedeschini (M. Seel).
MIMESIS EDIZIONI (Milano – Udine) www.mimesisedizioni.it
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INDICE
INTRODUZIONE. L’ERRORE COME PROBLEMA di Silvia Pedone e Marco Tedeschini
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PER UN’ESTETICA DELL’ERRORE: LA GLITCH ART di Alessandro Alfieri
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L’ERRORE, O DEL CARATTERE FANTASTICO DEL MONDO di Brunella Antomarini
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ERRARE NEL LABIRINTO DELL’ERRORE di Stefano Bevacqua
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MACHIAVELLI: L’ERRORE E LA VIRTÙ di Giovanni Dessì
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L’OCCHIO AMMAESTRATO. SULLO STATUTO CONOSCITIVO DELLA STORIA DELL’ARTE (VISIVA) di Michele Di Monte DISTRUGGERE, DISSE. AUTORITRATTO DEL FILOSOFO DA ARCHITETTO di Filippo Fimiani IMMAGINI ERRATE O ERRORI IMMAGINATI? di Riccardo Finocchi
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L’ERRORE E L’EVOLUZIONE di Saverio Forestiero
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L’ERRORE DELL’IMMAGINAZIONE di Elio Franzini
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L’ERRORE INTERNO AL METODO: UNO SCENARIO FENOMENOLOGICO di Sara Fumagalli
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PSICOLOGISMO, RIDUZIONISMO, INTROIETTIVISMO. LA NUOVA FENOMENOLOGIA E GLI ERRORI DELLA STORIA DELLO SPIRITO
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di Tonino Griffero CRONOTOPI “SCONVENIENTI”. L’ERRORE E IL LOCUS AMOENUS NELL’ORLANDO FURIOSO DI LUDOVICO ARIOSTO di Cristiana Lardo ERRORI DI VALUTAZIONE di Jerry Miller LA STORIA DELLE SCIENZE DALL’ERRORE ALL’OSTACOLO EPISTEMOLOGICO di Mattia Della Rocca - Gloria Galloni - Carmela Morabito LA QUESTIONE DELL’«ERRORE» IN LUDWIG KLAGES di Giampiero Moretti
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MA COME TI VESTI? ERRORI E TRASFORMAZIONI NELLA TELEVISIONE CONTEMPORANEA
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di Marta Perrotta L’ARATRO E LA STELLA: TUTTO È IEROFANIA, BASTA SAPER GUARDARE. LA SECOLARIZZAZIONE COME ERRORE di Massimo Rosati
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IL FILM COME IMMAGINAZIONE di Martin Seel A NATURAL DISASTER. L’ERRORE DUALISTICO ALLA LUCE DEL POST-UMANO di Davide Sisto
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L’INDICE DELL’ERRORE. LA FENOMENOLOGIA TRASCENDENTALE E IL PROBLEMA DELLA CREDENZA VERA GIUSTIFICATA
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di Marco Tedeschini GLI AUTORI
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INTRODUZIONE L’ERRORE COME PROBLEMA di Silvia Pedone e Marco Tedeschini
Che la diritta via era smarrita […] Dante, Inferno, v. 3 Cuiusvis hominis est errare; nullius, nisi insipientis, in errore perseverare Cicerone, Phil., XII, 5
Difficile trovare un’esperienza più ordinaria dell’errore e, nonostante ciò, non è quasi mai possibile eliminare del tutto la bruciante o imbarazzante reazione che ne consegue. Addirittura si può scoprire, in colui che “mette a nudo” l’errore, quella certa imperterrita soddisfazione di chi sa qual è la cosa effettivamente giusta da fare o da dire. Un dato certo è che all’errore, non ci si abitua e, soprattutto, non ci si arrende. Mai. L’errore alimenta speranze e paure. In fondo è uno spettro. Ci accompagna e capita che ci preceda e ci segua. La storia ci ha consegnato numerosissimi modelli a tal proposito, dall’idea giudaico-cristiana di peccato d’origine a quella puramente filosofica di oblio dell’essere. Problemi, potremmo dire, a non finire: esistenziali e, così, morali, epistemologici, politici, estetici. L’errore costituisce forse il problema, puntualmente rimosso, in qualunque contesto di vita: ordinaria, professionale, scientifica. Dunque l’errore ha un tempo ed è inanticipabile. In effetti, di esperienza dell’errore è improprio parlare – a meno di non considerare uno sbaglio intenzionale uno «sbaglio» –, essa viene sempre ricostruita, poiché è l’esito di un ripensamento, esige un punto di osservazione esterno o successivo al momento dell’errore. Anche nel caso dell’illusione ottica, benché persistente, essa è riconosciuta come tale ex post. Se si sbaglia è perché si è inizialmente convinti di fare la cosa giusta e, solo dopo il sopraggiungere di “qualcosa” o “qualcuno”, la verità può, in certo modo, essere recuperata. L’errore, pertanto, non si dà subito in maniera trasparente, ma si annida, piuttosto, in quella zona opaca che
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Errore
però, spesso, costituisce il presupposto non detto del nostro agire, pensare e sentire. Ma proprio per questo rappresenta il primo passo verso una conoscenza realmente fondata. L’errore inteso rettamente – senza errori – consente di osservare i limiti o i condizionamenti che hanno determinato una certa conoscenza, un certo agire, una data impressione. O, quando essi non siano accessibili né evidenti, di sospettare almeno delle motivazioni che hanno condotto allo sbaglio. Si rende così quanto mai opportuna e attuale un’analisi multifocale di questo concetto, che è esteso ed estendibile agli aspetti dell’umano e persino a quelli della natura. Una dimensione, dunque, tanto più stimolante in un contesto di ricerca come quello di Sensibilia – Colloquium on Perception and Experience. Il 2013, che costituisce il settimo anno dell’edizione dei colloqui internazionali del gruppo di Sensibilia, è stato interamente dedicato al tema dell’Errore. Aspetti anche apparentemente distanti, restituiscono al concetto stesso la sua ricchezza applicativa e la sua urgenza tematica. Nel presente volume raccogliamo gli atti di questa riflessione interdisciplinare, certi di consegnare al lettore uno strumento utile per accostarsi o continuare a meditare una questione tanto spinosa e sempre all’ordine del giorno. *** Il 30 gennaio 2014 è venuto a mancare improvvisamente il Prof. Massimo Rosati. Oltre a essere membro del board di Sensibilia – e, dunque, sostenitore in prima persona di questa iniziativa scientifica – aveva contribuito alla riflessione sull’errore con un proprio lavoro, presente in questi atti. Alla sua memoria è dedicato questo volume.