Villaggio nuragico di Serra Orrios

June 2, 2017 | Autor: Fabrizio Delussu | Categoria: Preistoria E Protostoria Sardegna
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Villaggio nuragico di Serra Orrios Il villaggio nuragico di Serra Orrios si trova sopra un vasto altopiano basaltico localizzato nel settore nordoccidentale del territorio di Dorgali. Il villaggio è costituito da oltre settanta ambienti e comprende due tempietti a megaron (tempietto A e tempietto B) con recinto; nei pressi dell’abitato c’erano inoltre due tombe di giganti, ora scomparse. Le capanne presentano pianta circolare o quadrangolare e una base in muratura realizzata con blocchi di basalto; nello spessore dei muri sono spesso presenti delle nicchie adatte a custodire oggetti di vario genere; in origine erano coperte con tetti di pali e frasche. Come in altri villaggi nuragici, si faceva largo uso dell’argilla locale e, probabilmente, del sughero, come impermeabilizzanti delle coperture e dei pavimenti. Questi ultimi erano realizzati con lastre di pietra, con acciottolati o con un semplice battuto. Al centro delle capanne e in prossimità dell’ingresso si trovava, di solito, il focolare, semplice incavo nel pavimento di forma circolare delimitato con pietre. Se si escludono alcune capanne isolate, tutti gli altri vani sembrano disporsi a formare isolati dotati di cortile centrale e pozzo. Oltre agli isolati indicati con le lettere A, B, C, D, si distinguono altri due aggregati a nord-ovest e a sud del villaggio, in prossimità del tempietto B. La capanna 49, isolata rispetto alle altre, è costruita con grandi blocchi disposti alla base, presenta pianta circolare con parete interna provvista di bancone-sedile e ingresso preceduto da vestibolo, caratteristiche che fanno ipotizzare una destinazione pubblica (capanna delle riunioni) o sacra del vano (tempietto). I due tempietti a megaron, entrambi del tipo doppiamente in antis, presentano vestibolo e camera marginata da un bancone-sedile. Si ritiene che la tipologia architettonica dei tempietti a megaron, dedicati al culto delle acque o ad altre divinità, risenta forse di influenze legate al mondo greco. I materiali rinvenuti a Serra Orrios consentono di attribuire la costruzione del villaggio al periodo compreso tra il Bronzo Recente e il Primo Ferro (XIII – VI sec. a.C.); al Bronzo Recente si possono ascrivere le capanne isolate a pianta circolare; nel Primo Ferro compaiono gli isolati, costruiti riutilizzando anche capanne preesistenti, e i tempietti a megaron. Tra i materiali recuperati prevalgono quelli ceramici: tegami, olle, tazze, vasi piriformi, brocche askoidi, dolii destinati a contenere derrate alimentari. Inoltre sono stati ritrovati fornelli, pintadere, un attingitoio, una sassola, fusaiole, rocchetti e pesi da telaio. Per quanto riguarda i reperti litici, sono stati ritrovati tre lisciatoi di steatite, macine, brunitoi, affilatoi e una matrice di fusione in steatite, che documenta l’attività metallurgica; è stata inoltre recuperata un’accettina in pietra levigata e una lama in selce. Il rinvenimento di reperti metallici comprende una molla da fonditore, armi (quattro pugnali), utensili (due asce a margini rialzati, una doppia ascia e uno scalpello) e oggetti di ornamento (sette spilloni, tredici braccialetti, due orecchini etc.); tra i braccialetti recuperati c’è un esemplare di argento a ellisse aperta, decorato internamente con cerchielli, per il quale è stata ipotizzata una lavorazione locale in relazione con lo sfruttamento delle miniere di Sos Enattos, localizzate nel vicino territorio di Lula. I materiali rinvenuti nel villaggio di Serra Orrios sono conservati e in parte esposti nel Museo Archeologico di Dorgali. Testo: Fabrizio Delussu

www.museoarcheologicodorgali.it

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